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Quasi completamente immersa fra gli agrumeti, si affaccia tra le due vallate del Canneto e del Dragone. Si presenta come un borgo a parte e si sviluppa in modo circolare attorno alla chiesa di San Giovanni Battista. Nel 1137 era un comune autonomo chiamato Scalellae, piccola Scala e meta privilegiata per i nobili amalfitani per via della sua atmosfera calma e rilassante.
La piazzetta di San Giovanni Battista fu realizzata per essere facilmente trasformata in una piscina. Fin dall'Alto Medioevo a Pontone si lavorava la lana importata dalla Puglie: l’acqua della montagna, raccolta con un ingegnoso sistema di canali, allagava la piazza dove veniva immersa la lana grezza.
Sulla facciata della chiesa di San Giovanni Battista (sec. XII) spicca la bizzarra presenza di una mezza colonna che fuoriesce come una mensola. La sua origine risale all'Alto Medioevo. La colonna simboleggiava il porticato della chiesa che non fu mai realizzato per non rubare spazio alla piccola piazza. Porsi sotto la colonna aveva un valore simbolico, significava chiedere asilo: qualsiasi uomo o donna ritenesse di aver subito un abuso, un'ingiustizia da chiunque, un re o altro potente, riceveva protezione e si rimetteva al giudizio imparziale della Corporazione dei Lanaioli di Scala. L'idea che una comunità potesse garantire i diritti di qualsiasi individuo testimonia quanto Scala ed il Ducato Amalfitano fossero, per quei tempi, allineate alle esperienze liberali delle migliori città europee.
La chiesa risale al sec. X e mostra influenze bizantine e medievali. La si incrocia seguendo il percorso che dalla piazza di Pontone conduce alla frazione di Minuta. Il campanile poggia su di una sporgenza di roccia sopraelevata. L'atrio, in parte crollato, è costituito da tre volte a crociera, un tempo decorate ad affresco.
La festa di San Giovanni a Pontone.
Al termine dei fuochi d'artificio la statua del Santo viene riposta in chiesa, in piazza resta tutto il paese.
Pontone è rinomata tra gli amanti del trekking. Da qui partono due importanti sentieri: uno per la Valle delle Ferriere e l’altro per il Monte Aureo, sul quale, attraverso alberi secolari e resti di antiche fortificazioni, si raggiunge la Torre dello Ziro.
Breve guida ai borghi
antichi del paese.